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Google I/O 2023: le novità e il futuro della SEO

Il famigerato evento Google I/O 2023, ha portato una miriade di annunci e rivelazioni che possono avere un impatto significativo sulla SEO. Questo articolo esplorerà alcune delle più grandi innovazioni presentate durante l’evento e discuterà come potrebbero modellare il futuro della SEO e del Digital Marketing.

Cos’è Google I/O?

Google I/O è la conferenza annuale di Google per sviluppatori e addetti al marketing, con sede a Mountain View, quest’anno è stata più ricca di annunci che mai, coprendo ogni aspetto dell’ecosistema Google, sia hardware che software.

Le innovazioni di questa edizione sono state davvero numerose e hanno riguardato diversi campi, dalle nuove opportunità offerte dell’intelligenza artificiale alle novità della nuova SERP generativa (Search Generative Experience), alle potenzialità e funzionalità per servizi e app, passando per le molteplici dimensioni di Android e la presentazione di nuovi dispositivi hardware. 

Un recap del Google I/O 2023 in meno di 10 minuti

Highlights del Google I/O 2023

 

L’evoluzione dei modelli linguistici di Google: PaLM 2

Durante il Google I/O 2023, Google ha presentato PaLM 2, il suo modello di linguaggio di prossima generazione. Questo modello è più veloce ed efficiente dei suoi predecessori e offre una varietà di dimensioni per adattarsi a una vasta gamma di casi d’uso. Il PaLM 2 alimenta più di 25 prodotti annunciati all’I/O e viene utilizzato da decine di team di prodotto in tutto Google.

 

Med-PaLM 2: AI per la medicina

Google ha usato PaLM 2 per creare Med-PaLM 2, un modello specificamente realizzato per la conoscenza medica. Il Med-PaLM 2 può aiutare a rispondere alle domande e a riassumere le intuizioni da vari testi medici densi ed elaborati. Utile in caso di contenuti YMYL (your money your life) ragionare sempre con una strategia che abbia il focus principale sull’E-E-A-T, quindi contenuti di estrema qualità e con citazione di fonti, studi e autori molto autorevoli.

 

Le nuove frontiere dell’IA generativa

 

Bard: collaborare con l’IA

Google ha annunciato una serie di miglioramenti a Bard, un esperimento che permette di collaborare con l’IA generativa. Tra le novità annunciate, Bard sarà presto in grado di utilizzare immagini nei prompt, permettendo di stimolare la creatività in modi completamente nuovi. Inoltre, l’accesso a Bard in inglese si sta espandendo in oltre 180 paesi, e da oggi è possibile utilizzare Bard in giapponese e coreano.

 

Le novità del Google I/O per Android con l’AI

Un altro annuncio interessante riguarda le nuove funzioni per Android, come Magic Compose, che aiuta a dare un tocco in più ai messaggi, e le Emoji Wallpaper, e permette di personalizzare lo sfondo con le combinazioni di emoji preferite. La funzione sarà accessibile cliccando sull’icona del proprio account in Messaggi > Impostazioni di Messaggi > Suggerimenti. Inoltre, Android 14, che sarà disponibile più tardi quest’anno, offrirà nuovi modi per personalizzare il telefono, tra cui nuove scorciatoie sulla schermata di blocco e un’opzione per il tema monocromatico e per la realizzazione di wallpaper customizzati tramite AI.

 

Magic Editor in Google Foto

È stato presentato inoltre Google Photos Magic Editor, un potente strumento basato sull’AI che trasforma le tue immagini, anche senza avere esperienza professionale in fotografia. Davvero notevole.

 

Una versione di Maps più coinvolgente

Con l’intelligenza artificiale, Google Maps rende l’esperienza di navigazione ancora più affascinante, soprattutto grazie alla funzione di visualizzazione immersiva dei percorsi, che presenta in anteprima ogni tratto del tuo viaggio prima della partenza. Una chicca che porterà l’esperienza degli spostamenti e dei viaggi su un altro livello.

 

Miglioramento di Google Lens

L’impiego di Google Lens per le ricerche visive si è intensificato. Grazie ai progressi nella visione artificiale, avremo nuovi metodi per eseguire ricerche visive: anche se non sappiamo come descrivere ciò che cerchiamo, Google Lens ci consentirà di cercare tutto ciò che vediamo (con oltre 12 miliardi di ricerche visive mensili e un incremento quadruplo in solo due anni, come riportato da Pichai). La combinazione di un obiettivo con la multimodalità ha portato alla creazione del multisearch, che permette di effettuare ricerche utilizzando sia un’immagine che un testo.

 

Innovazioni per la sicurezza dei dati

 

Safe Browsing API: protezione migliorata

Google ha introdotto la sua ultima Safe Browsing API, che utilizza l’IA per identificare e avvisare l’utente sui siti e i file pericolosi, prevenendo le truffe prima che accadano.

 

Condivisione dei dati: un controllo maggiore

A partire dalla condivisione dei dati di localizzazione, l’utente sarà informato sulla schermata del prompt delle autorizzazioni del proprio telefono Android quando un’app condivide le sue informazioni con terze parti o per scopi pubblicitari. Questo consente all’utente di decidere se approvare o rifiutare la condivisione della localizzazione.

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Il Futuro di Google: Benvenuta Search Generative Experience

Sbarca SGE (Search Generative Experience), il futuro di Google che rivoluziona l’esperienza di ricerca attraverso l’intelligenza artificiale generativa. Grazie a SGE, gli utenti potranno formulare nuovi tipi di domande, ricevere rapidamente informazioni, avvalersi di una modalità conversazionale più naturale e generare idee creative direttamente in Search. Nonostante le innovazioni, SGE resta ancorata ai fondamenti della Ricerca, garantendo l’accesso a una vasta gamma di contenuti web di alta qualità.

SGE offre nuove funzionalità, come snapshot alimentati da AI per fornire un’istantanea utile di informazioni e approfondimenti rilevanti, consentendo di esplorare ulteriormente le informazioni online. Tra le novità, spicca la modalità conversazionale, che facilita l’interrogazione di Google in modo più intuitivo e umano.

Anche l’esperienza di shopping e le ricerche locali beneficiano di SGE, offrendo informazioni verticali e dettagliate, supportate dallo Shopping Graph di Google, il più vasto database mondiale di prodotti.

Non manca un occhio di riguardo alla pubblicità, con gli annunci di ricerca che mantengono un ruolo fondamentale all’interno dell’esperienza SGE, aiutando le persone a scoprire nuove aziende online. Anche se per gli annunci credo ci saranno a breve maggiori informazioni sulla loro presenza in SERP.

Rispetto ai topic delicati, come finanza, salute o informazioni di carattere medico, SGE pone grande enfasi sulla produzione di risposte informative supportate da fonti affidabili. Per argomenti che mancano di informazioni di qualità o affidabili, SGE non genererà una risposta, mostrando invece risorse affidabili per situazioni di emergenza.

 

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Infine, Google ha sottolineato che SGE è stato addestrato per non riflettere una persona o generare risposte che sembrano riflettere opinioni o emozioni. In questo modo, l’obiettivo di Google è di mantenere l’imparzialità e l’oggettività delle risposte fornite da SGE.

Qual è il futuro della SEO?

La potenziale influenza di SGE sulla SEO è ancora incerta. Sebbene la community SEO sia entusiasta, ci sono preoccupazioni sul possibile impatto sui risultati di ricerca e sul traffico del sito.

Alcuni temono che SGE potrebbe portare alla “morte” della SEO e alla diminuzione del traffico organico verso i siti. Nonostante queste preoccupazioni, SGE è un’evoluzione della ricerca come la conosciamo, mantenendo alcune caratteristiche fondamentali. Sarà necessario attendere il suo lancio ufficiale per comprenderne meglio l’impatto sulla SEO e sul nostro modo di interagire con la ricerca online.

Dovremo di certo analizzare e studiare appieno questo nuovo modo di fare ricerca, perché, come spesso accade per cambiamenti di questa portata con Google e la SEO, per chi non si adatterà sarà la fine.

 

Alcune considerazioni sul futuro della SEO dopo la presentazione della SGE al Google I/O 2023:

 

1. La prima cosa che mi ha colpito è la possibilità di ottenere più informazioni partendo da una singola ricerca.

L’idea è semplice: oggi gli utenti devono eseguire molte query per ottenere una risposta alla loro domanda o problema generale. In futuro, Google vuole diminuire il numero di query necessarie per ottenere una buona risposta.

Nell’ambito della SEO, un maggior numero di ricerche significa più opportunità di portare gli utenti sul vostro sito per convertirli in clienti o almeno per costruire una brand identity più solida. Meno ricerche significano meno traffico e meno dati, che non riguardano solo l’attribuzione delle conversioni ma anche il tracciamento del percorso dell’utente. Potrebbe significare però ricevere un traffico più qualificato e mirato.

Sorge un dubbio: Google manterrà i risultati organici classici o li eliminerà gradualmente quando vedrà che nessuno li utilizza?

 

2. L’ottimizzazione delle miniature delle immagini diventerà molto più utile, direi essenziale.

In una serp ancora più liquida e variegata, le immagini spiccano per attirare l’attenzione e i click. Troveremo nuovi modi per far risaltare le miniature nelle istantanee AI, nei risultati web classici e nelle perspective.

 

3. I professionisti SEO potrebbero essere privati di informazioni e dati cruciali se Google non sviluppa nuove metodologie per analizzare le performance dei siti web.

L’importanza e l’utilità di parametri come il volume di ricerca e i posizionamenti potrebbero essere messi in discussione con l’introduzione dei nuovi AI Snapshots. Attualmente, Google non fornisce sufficienti dati ai SEO per comprendere pienamente l’influenza e l’efficacia delle funzionalità SERP. In questo nuovo scenario dominato dall’intelligenza artificiale, abbiamo bisogno di dati innovativi che possano guidarci nel comprendere le relazioni causa-effetto delle ottimizzazioni.

 

Il Google I/O 2023 ha portato numerose innovazioni che potrebbero avere un impatto significativo, soprattutto sul nostro modo di relazionarci all’intelligenza artificiale e le dinamiche di ricerca. Dai miglioramenti ai modelli di linguaggio di Google, alle nuove frontiere dell’IA generativa, fino alle importanti innovazioni in ambito search, c’è molto da esplorare e da considerare per i professionisti del settore SEO e del marketing.

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    Sam Mazzotta

    SEO e Digital Strategist, noto per organizzare persino i pensieri in liste puntate. È una specie di 'eremita sociale' che trova equilibrio tra il piacere delle connessioni umane (quelle vere) e la meditazione della solitudine. Lontano dal pc puoi trovarlo a leggere, fare una nuotata in mare, cucinare ramen, o immergersi in avventurosi giochi di ruolo.