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L’ecommerce ha completamente stravolto il retail e i consumatori di oggi prediligono sempre più l’esperienza d’acquisto da mobile rispetto a quella fisica. Eppure, molte aziende faticano a comprendere questo aspetto così importante e non riescono a massimizzare le conversioni sui dispositivi mobili rispetto al desktop.

In questo articolo, analizzeremo le strategie e le best practice cruciali per potenziare le performance del vostro ecommerce su smartphone e tablet.

 

 

Ottimizzazione del design mobile

Design full responsive

Offrire un’esperienza eccellente su dispositivi mobili non è più un vezzo, è un must. Oggi, nella maggior parte dei settori, almeno il 50% degli utenti naviga da mobile e qualsiasi azienda non può perettersi un bel sito desktop ma che non si naviga o carica correttamente  sui dispositivi mobili.

Questo approccio, ormai la base delle strategie di design, garantisce che il vostro sito si adatti magicamente a ogni schermo, dalle dimensioni compatte di uno smartphone a quelle generose di un tablet o di un dispositivo desktop, per un’esperienza utente fluida e senza intoppi. Layout fluidi, grid evoluti e flexbox all’avanguardia sono la triade vincente per realizzare strutture malleabili quanto l’HTML5 più avanzato.

I colossi del settore hanno già abbracciato questo paradigma trasformativo. Amazon ne è un caso emblematico: un layout che si piega ai capricci di ogni viewport, pagine prodotto reattive che si navigano davvero con piacere grazie a ottimi contenuti e immagini, menu a scomparsa minimal ma funzionali. E naturalmente, i pulsanti d’acquisto rimangono sempre a portata di tap, anche sui schermi più piccoli, fondamentale per un ecommerce.

 

 

 

Elegante come una berlina, scattante come un go kart

 

via GIPHY

 

 

Un sito su mobile dovrebbe essere come Saetta McQueen (la velocissima auto protagonista del film Cars) elegante e scattante 🙂

La velocità di caricamento del sito è uno dei fattori più importanti per migliorare le conversioni su mobile: gli utenti mobili, spesso in movimento e con connessioni internet variabili, sono particolarmente sensibili ai tempi di caricamento e un sito lento può facilmente portare all’abbandono.

Per migliorare la velocità di caricamento, il primo passo è analizzare le performance attuali del sito: strumenti come Google PageSpeed Insights e GTmetrix offrono dettagliate analisi delle performance del sito, identificando le aree che necessitano di ottimizzazione.

Google PageSpeed Insights fornisce un punteggio complessivo delle performance del sito su mobile e desktop, insieme a suggerimenti pratici per migliorare. GTmetrix, invece, offre un’analisi approfondita e tecnica, inclusi tempi di caricamento, dimensioni delle pagine e richieste HTTP.

Tra le tattiche da mettere in campo: lazy loading per caricare solo contenuti visibili, minimizzazione spinta di CSS e JavaScript, compressione con Gzip, formati immagine ottimizzati come WebP, ridimensionamento automatico delle immagini.

Inoltre, implementare tecniche di compressione e ridimensionamento automatico delle immagini può garantire che solo le versioni necessarie vengano caricate: configurare il caching del browser per memorizzare copie delle risorse statiche localmente può ridurre i tempi di caricamento per le visite successive degli utenti.

Messe in pratica queste strategie, assieme alle altre attività di ottimizzazione della velocità del sito, il vostro ecommerce volerà su dispositivi mobili regalando performance eccellenti e massimizzando le probabilità di conversione.

 

Una navigazione intuitiva

La navigazione intuitiva è essenziale per garantire che gli utenti possano trovare facilmente ciò che cercano e completare l’acquisto senza frustrazioni, perché una navigazione ben progettata può ridurre il tasso di abbandono e aumentare le conversioni.

Implementare principi di design centrati sull’utente, come le euristiche di Jakob Nielsen, può migliorare davvero tantissimo l’usabilità del sito: gli utenti dovrebbero sempre sapere cosa sta succedendo attraverso feedback visivi, utilizzando terminologie e simboli familiari a loro, ed è molto importante consentire agli utenti di annullare azioni facilmente per mantenere il controllo e la libertà durante la navigazione.

 

 

Screen del sito mobile di zara e come ha migliorato il menu e le categorie

 

Un esempio è Zara, che ha migliorato la navigazione del suo sito mobile con un menu a hamburger che consente un accesso rapido a tutte le categorie di prodotti e una ricerca avanzata con filtri personalizzabili che ha ulteriormente semplificato il processo di scoperta dei prodotti, riducendo i tempi di navigazione e aumentando le conversioni all’ecommerce.

 

User Experience

In un mondo ipercompetitivo, la chiave per massimizzare le vendite è un’esperienza utente su misura. Raccomandazioni personalizzate, basate sui comportamenti e le preferenze di ogni singolo visitatore, non sono un privilegio ma modus operandi irrinunciabile.

Grazie all’uso di tecnologie avanzate come algoritmi di machine learning e intelligenza artificiale possiamo analizzare i dati degli utenti in modo approfondito, fornendo poi raccomandazioni ultra personalizzate agli utenti.

Il collaborative filtering, ad esempio, analizza le preferenze di gruppi di utenti per suggerire prodotti simili, mentre il content-based filtering suggerisce prodotti analoghi a quelli che l’utente ha visualizzato o acquistato. Un esempio di implementazione di successo di queste tecnologie si può vedere in piattaforme come Netflix e Spotify. Il primo suggerisce film e serie basati sulla cronologia di visualizzazione dell’utente, mentre Spotify crea playlist personalizzate basate sugli ascolti precedenti.

 

UX mobile di amazon su mobile

Immagine: LinkedIn

 

 

Allo stesso modo, Amazon e Ikea utilizzano raccomandazioni di prodotti basate sulla cronologia di acquisto e navigazione dell’utente, migliorando l’esperienza complessiva e aumentando l’AOV (average order value) e la fedeltà del cliente. La loro proposta di suggerimenti personalizzati sulla homepage e nelle pagine prodotto sono sempre ben visibili, e inviano anche email personalizzate con offerte e sconti basati sulle preferenze dell’utente.

Tutto questo lavoro non sarebbe utile senza un processo di checkout semplice e intuitivo. Un checkout complicato può portare a un alto tasso di abbandono del carrello. Per facilitare il checkout, è consigliabile implementare pratiche come il checkout in un unico passaggio, che riduce la frizione semplificando il processo di acquisto, e l’autocompletamento dei moduli per velocizzare l’inserimento dei dati. Zero frizioni, zero barriere, zero distrazioni: solo un’esperienza fluida e sicura che accompagna l’utente fino all’ultimo tap.

Parlando proprio di zero frizioni, l’opzione di guest checkout permette agli utenti di acquistare anche senza creare un account, migliorando ulteriormente l’esperienza utente. Supportare vari metodi di pagamento, inclusi PayPal, Apple Pay e Google Pay, migliora l’esperienza utente e riduce le barriere all’acquisto.

PayPal, ad esempio, è popolare e affidabile, semplificando il processo di pagamento, mentre Apple Pay e Google Pay offrono un checkout rapido e sicuro utilizzando i dati memorizzati sui dispositivi degli utenti, così chi non desidera accedere a nessun gataway di pagamento può comprare in maniera ancora più rapida.

Shopify, tra le varie piattaforme di ecommerce, ha implementato un checkout ottimizzato che consente agli utenti di completare l’acquisto in pochi passaggi, utilizzando l’autocompletamento dei moduli e supportando vari metodi di pagamento, migliorando così l’esperienza utente e aumentando le conversioni.

Per completare l’opera, un pizzico di credibilità non guasta mai. Compliance sicurezza, crittografia SSL e strumenti anti-frode all’avanguardia devono essere una priorità. Un sito che trasmette fiducia è più propenso a convertire i visitatori in acquirenti.

 

Parlando di marketing e contenuti

 

Perché ha ancora senso fare SEO?

Su mobile, l’ottimizzazione SEO è una delle attività più importanti per attrarre traffico organico qualificato e remunerativo. Ma le vecchie tattiche desktop non bastano più: servono soluzioni “mobile first” studiate appositamente.

La ricerca delle parole chiave deve essere ri-calibrata sul mobile, che è più rapida se vogliamo, sfruttando tool come Google Keyword Planner per identificare le query più rilevanti da quel segmento. Per un’analisi più approfondita, vale la pena investire in piattaforme evolute come SEMrush e Ahrefs, in grado di scandagliare il panorama competitivo e suggerire le keyword perfette.

Creiamo una strategia efficace per implementare i dati strutturati sul sito, fondamentali più che mai. Arricchiamo le pagine di metadati con informazioni utili da fornire ai motori di ricerca, rendendole più visibili e comprensibili, così da aumentare traffico e visibilità, o meglio le vendite nel caso dell’ecommerce.

Creare e distribuire contenuti coinvolgenti è l’unico modo per costruire un legame duraturo con i vostri potenziali clienti. Blog post, video tutorial, infografiche: tutto ciò che informa, istruisce e delizia può trasformare gli utenti in fan fedeli.

Ad esempio, rispondere alle domande comuni degli utenti attraverso articoli di blog, creare guide all’uso dei prodotti con video tutorial e rendere le informazioni più digeribili con infografiche sono tutte strategie davvero molto efficaci.

Aziende come HubSpot e Moz utilizzano il content marketing per attrarre traffico organico e costruire fiducia con i potenziali clienti, offrendo una vasta gamma di contenuti educativi che migliorano la loro autorità nel settore.

Bene, parlato di SEO e di contenuti, ora che si fa? Si socializza 🙂

I social sono piattaforme molto potenti e trampolini di lancio davvero efficaci per promuovere prodotti e raggiungere nuovi clienti: oggi più che mai (e sarà sempre più impattante) non bastano più 1 o 2 canali di promozione, si deve fare marketing a 360°, e integrare i social con l’ecommerce può migliorare di molto le conversioni e le vendite.

Creare e gestire campagne mirate su piattaforme come Facebook, Instagram e TikTok aumenta la visibilità dei prodotti e attrae nuovi clienti: Facebook Ads, ad esempio, offre targeting avanzato per raggiungere segmenti specifici di pubblico, mentre Instagram Stories permette di promuovere prodotti attraverso contenuti visivi e interattivi.

Collaborare con influencer è un’altra strategia efficace per aumentare la visibilità dei prodotti e costruire fiducia con il pubblico: identificare influencer rilevanti per il proprio settore e creare collaborazioni per contenuti sponsorizzati e giveaway può avere un grande impatto.

Inoltre, incoraggiare gli utenti a creare e condividere contenuti genera autenticità e fiducia: sollecitare recensioni dai clienti e promuovere l’uso di hashtag per la condivisione delle esperienze sui social sono ottime tattiche per aumentare l’engagement. Infine, assicurarsi che il sito sia conforme agli standard di sicurezza, come il PCI DSS, è fondamentale per proteggere le informazioni degli utenti e costruire fiducia e utilizzare un certificato SSL e strumenti di protezione contro le frodi contribuisce a garantire transazioni sicure. Visualizzare badge di sicurezza e recensioni degli utenti nelle pagine prodotto e durante il checkout, come fa Etsy, aiuta a costruire fiducia e aumentare le conversioni.

 

 


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    Analisi e ottimizzazione continua

    L’analisi dei dati è un aspetto cruciale per comprendere il comportamento degli utenti e individuare le aree che necessitano di miglioramenti. Per fare ciò, è fondamentale utilizzare strumenti avanzati come Google Analytics, Hotjar e Crazy Egg, che permettono di monitorare il traffico, il comportamento degli utenti e le performance del sito in modo dettagliato.

    Google Analytics, ad esempio, consente di monitorare il traffico, le conversioni e le metriche chiave, fornendo una panoramica completa delle prestazioni del sito. Hotjar, con le sue heatmap e registrazioni delle sessioni, permette di visualizzare come gli utenti interagiscono con il sito, identificando eventuali problemi di usabilità.

    Crazy Egg, invece, offre strumenti di analisi del comportamento degli utenti e A/B testing, aiutando a comprendere quali elementi funzionano meglio e quali necessitano di miglioramenti. Tra le metriche chiave da analizzare troviamo il tasso di conversione che rappresenta la percentuale di visitatori che completano un acquisto, fornendo un’indicazione chiara dell’efficacia del sito nel trasformare i visitatori in clienti, il tasso di abbandono del carrello che misura la percentuale di carrelli abbandonati durante il checkout, evidenziando potenziali problemi nel processo di acquisto e la durata media della sessione che indica il tempo medio trascorso dagli utenti sul sito.

     

    Ma come facciamo ad aumentare la nostra credibilità agli occhi dei visitatori del nostro sito? Chiediamoglielo!

    Ad esempio con sondaggi e questionari che possono includere domande mirate per comprendere meglio le esigenze degli utenti, mentre il feedback in-app ci consentono di raccogliere opinioni direttamente durante l’uso del sito.

    Una volta raccolto il feedback, basta analizzarlo per identificare le aree critiche e implementare miglioramenti concreti basati sui suggerimenti degli utenti: adottare un approccio di continuous improvement, come l’implementazione di processi di agile marketing, permette di apportare miglioramenti continui al sito, specialmente in ottica di vendite e ROI.

     

    Conversion Rate medi dei vari settori

    Per massimizzare l’efficacia delle vostre strategie di vendita online, è fondamentale conoscere i benchmark di conversione tipici del vostro settore. Solo così potrete calibrare al meglio gli sforzi e identificare le aree di miglioramento.

    Il dato grezzo è che la media generale ecommerce si attesta tra il 2 e il 3%. Ma dietro questa cifra piatta si celano dinamiche molto diverse a seconda dei comparti merceologici.

    Retail e Moda

    Nel fashion le conversioni risultano lievemente inferiori alla media, attestandosi tra l’1,5 e il 2%. Ma le aziende più smart hanno già abbracciato l’onda del mobile, implementando strategie di personalizzazione ad hoc e valorizzando il potere delle recensioni. Una mossa vincente in un settore sempre più dominato dai nuovi comportamenti m-commerce.

    Elettronica

    Per i prodotti tech invece, il tasso si assesta tra l’1 e il 2%. Qui la sfida è massimizzare la value proposition attraverso dettagli tecnici esaurienti e recensioni approfondite. Solo così si può trasmettere l’expertise necessaria a convincere i consumatori più esigenti.

    Salute e Bellezza

    In questo comparto le conversioni raggiungono il 2-3%, grazie soprattutto alla potenza delle testimonianze e dei tutorial. Format persuasivi in grado di instillare la fiducia indispensabile per prodotti così strettamente legati al benessere personale.

    Alimentare

    L’eccellenza appartiene al grocery, con conversioni che volano dal 3 al 5%. Qui a fare la differenza sono opzioni come abbonamenti e consegne rapide, che massimizzano il valore aggiunto dell’acquisto alimentare online.

     

    Strategia, dati e prove

    Migliorare le conversioni di un ecommerce da mobile richiede strategia e grandissimo impegno, con un’ottica sempre incentrata sui dati e testare, testare, testare.

     

     

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      Sam Mazzotta

      SEO e Digital Strategist, noto per organizzare persino i pensieri in liste puntate. È una specie di 'eremita sociale' che trova equilibrio tra il piacere delle connessioni umane (quelle vere) e la meditazione della solitudine. Lontano dal pc puoi trovarlo a leggere, fare una nuotata in mare, cucinare ramen, o immergersi in avventurosi giochi di ruolo.