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Negli ultimi anni abbiamo sentito spesso dire che “il blog è morto”. Colpa dei social? Della corsa ai video brevi? Forse. Ma più spesso, la verità è un’altra: il blog funziona solo se è fatto bene.

Nel marketing B2B, dove il ciclo di vendita è lungo e le decisioni sono complesse, un blog ben progettato può fare la differenza. Non parliamo di articoli autocelebrativi, ma di contenuti pensati per rispondere ai problemi reali dei tuoi clienti.

Un blog efficace:

  • intercetta le ricerche giuste;
  • costruisce fiducia;
  • alimenta il funnel commerciale;
  • rafforza il tuo posizionamento.

Vediamo insieme come trasformarlo in un vero asset strategico.

Il blog nel B2B: perché è ancora attuale

1. Ti posiziona come guida, non solo come fornitore

Nel B2B, le aziende non comprano d’impulso. Hanno bisogno di tempo, informazioni, confronto.
Un blog ti permette di essere presente lungo tutto questo percorso, offrendo risposte, chiarimenti, visione.

È lo spazio in cui puoi dimostrare di conoscere il mercato, condividere casi reali, spiegare soluzioni complesse in modo semplice.
Un contenuto ben scritto vale più di mille brochure.

2. Migliora la visibilità e alimenta tutti i canali

Ogni articolo che pubblichi può:

  • portare traffico organico da Google (se ottimizzato);
  • diventare un post social o un carosello;
  • essere inserito in una DEM informativa;
  • supportare una campagna LinkedIn Ads;
  • diventare allegato in una proposta commerciale.

Non è un contenuto “in più”, è la base su cui costruire gli altri.

3. È uno spazio tuo, senza algoritmi

A differenza dei social, il blog vive sul tuo sito. Nessun algoritmo ne limita la visibilità, nessuna regola esterna ti impone quanto puoi scrivere o mostrare.

È uno spazio di proprietà in cui:

  • puoi ospitare materiali da scaricare;
  • aggiornare i contenuti nel tempo;
  • integrare CTA e collegamenti strategici.

Come scrivere articoli B2B che funzionano

Parti da un piano, non da un’idea estemporanea

Evita l’effetto diario.
Scegli argomenti che risolvono problemi, rispondono a domande reali, mostrano il tuo punto di vista.
Usa keyword strategiche, struttura i contenuti per cluster, crea articoli “pillar” che possano diventare riferimenti nel tempo.

Cura forma e sostanza

Nel B2B, scrivere bene significa:

  • essere chiari, anche su temi complessi;
  • dare evidenza a ciò che conta;
  • guidare la lettura con titoli, grassetti, liste.

Evita il linguaggio da brochure.
Parla come se stessi spiegando a voce, ma con rigore.

Guida l’utente verso un’azione

Un blog senza CTA è un’occasione persa.
Ogni articolo deve suggerire un passo successivo:

  • scaricare un contenuto tecnico;
  • iscriversi alla newsletter;
  • prenotare una consulenza;
  • approfondire un tema correlato.

Non basta informare. Serve attivare.

Monitora e migliora

Guarda i numeri:

  • quali articoli portano più traffico?
  • quali trattengono di più l’utente?
  • quali generano più click sulle CTA?

Aggiorna i contenuti più letti. Amplia quelli strategici. Un blog ben curato cresce nel tempo.

Conclusione: il blog è vivo. Ma ha bisogno di metodo

Il blog nel B2B non è morto, è semplicemente sottovalutato.
Chi lo usa bene, però, sa che può diventare uno strumento decisivo.

Se vuoi trasformare il tuo blog da voce aziendale a leva commerciale, scrivici per scaricare la guida completa o fissare una consulenza personalizzata.

Nicolo Maria Mutarelli

Dicono che sia affidabile, empatico, divertente e creativo; lui ci crede poco ma si fida molto del prossimo e dei complimenti? Non ha paura delle imprese impossibili e non si ferma mai fino a quando non arriva dove intende arrivare. Ama la sua famiglia e il suo team come se fossero la stessa cosa, sa di essere permaloso anche se lo nega in modo imbarazzante.