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Oggi vorrei toccare di un argomento tanto caldo quanto ampio, ovvero: la crescita personale.

Si tratta di un ambito che è oramai sulla bocca di tutti e che, stando a recenti statistiche, crescerà ad un tasso del 7,75% entro il 2025

Anche le ricerche avvenute su Google nel corso degli ultimi anni che riguardano il “self development” delineano un trend in costante crescita:

 

Dal mio punto di vista, questa crescita si può attribuire principalmente a 3 fattori:

  1. L’aumento della consapevolezza di sé e la ricerca di benessere (che nascono da una generalizzata soddisfazione dei bisogni primari quali la casa, il cibo, i vestiti, il lavoro) sono due driver molto potenti che guidano questo trend. 
  2. La diffusione dello “smart working” che, in particolare negli ultimi due anni di pandemia, ha subito una forte impennata e ha richiesto a tanti individui (sia dipendenti che non) di “rimodulare” le proprie giornate e l’approccio al lavoro.
  3. La crescente attenzione da parte delle aziende di qualsiasi dimensione al benessere dei dipendenti, per ovvie ragioni: un dipendente che riceve cure e benefit è più sereno, e se è più sereno – generalmente – lavora meglio e con maggiore motivazione e dedizione. I programmi di cosiddetto “welfare aziendale” sono finalizzati proprio ad accrescere il benessere nei dipendenti con l’obiettivo di fare in modo che essi soddisfino le aspettative sul lavoro e sviluppino ulteriormente le proprie competenze specifiche.

 

Inoltre, la tecnologia digitale permette agli individui di intraprendere programmi di crescita personale e di imparare da qualsiasi posizione in cui si trovino nel mondo.

I principali player nel settore stanno sfruttando i vantaggi del podcasting, dei corsi on-demand, degli e-book, degli audiolibri e di altre piattaforme online per espandere la propria impronta geografica offrendo i loro corsi in tutto il mondo.

Ad esempio, nel settembre 2019, Udemy, Inc. ha lanciato “Udemy for Business“, la sua piattaforma di apprendimento aziendale in India. Udemy for business comprende oltre 3.500 corsi tecnici e aziendali, resi disponibili ai clienti su abbonamento.

Udemy è solo un esempio fra moltissimi altri, fra i quali vorrei menzionarne 3:

  1. Le Ted Talks. TED è un’organizzazione no-profit dedicata alla diffusione di idee sotto forma di speech di 20 minuti. Ha iniziato nel 1984 approfondendo argomenti legati alla tecnologia, all’intrattenimento e al design, e negli ultimi 34 anni è cresciuta diventando una piattaforma mondiale che oggi ospita contributi su quasi tutti gli argomenti sopracitati in più di 100 lingue.

  2. Coursera, una piattaforma online dove è possibile iscriversi a corsi online delle migliori università di tutto il mondo, scegliendo tra argomenti come informatica, big data, filosofia, finanza e molti altri. Attraverso la loro app mobile è possibile scaricare il materiale sotto forma di brevi video, dalla durata di circa cinque minuti. I corsi di Coursera sono progettati per essere semplici da completare, il che significa che possono essere svolti ‘on the go’, e dopo quattro settimane, si può ottenere il proprio meritato certificato – e iniziare a implementare le competenze  acquisite nella propria attività.

  3. Google, che non è solo un motore di ricerca. Infatti offre una vasta gamma di corsi di marketing digitale sotto il cappello di “Google Digital Garage“.

L’altra faccia di questa scintillante medaglia, tuttavia, è la mancanza di tempo e, dal mio punto di vista, anche un diffuso aumento della stanchezza mentale e della concentrazione. 

Con l’incremento del lavoro da remoto, molti di noi si relazionano con i colleghi e con i clienti sempre attraverso una webcam e la linea di demarcazione fra “orario lavorativo” ed “orario di svago” è sempre più labile. 

In particolare, ritengo, per chi opera nell’ambito del digital marketing, che è sempre più veloce ed in costante aggiornamento. 

Nella complessità della vita quotidiana, è inoltre difficile per gli individui trovare il tempo per analizzare i propri punti di forza, le debolezze e le abitudini. 

E’ difficile fermarsi davvero. 

Inoltre, siamo bombardati da informazioni e da corsi, da proposte che sembrano tutte fighissime ed interessantissime. 

Questo può generare un overload che, invece di aiutarci a vivere meglio le nostre giornate, le intasa e le rende ancora più stressanti, con l’effetto opposto a quello che vorremmo ottenere: arrivare a non sentirci “abbastanza”.

Come fare quindi? 

Ognuno ha il proprio metodo, ma personalmente io trovo supporto in due parole: “gratitudine” e “semplificare“. 

La vita non è altro che la somma delle singole giornate.

Quindi se penso a come crescere, a come migliorare me stessa, penso sia necessario partire dal singolo giorno. 

Iniziare la giornata ringraziando per ciò che ho e per quello che accadrà nelle ore successive, mi aiuta davvero a vivere ogni giorno in pienezza e a mettere tutta me stessa in ciò che sono chiamata a fare. 

Nel lavoro, ma anche nelle relazioni e in famiglia.

Inoltre: semplificare. 

Per me questo significa avere degli appuntamenti “fissi” durante la giornata. 

Che danno al tempo che ho a disposizione una struttura ordinata. 

Questi per me sono: 

  • Allenarmi al mattino, appena mi alzo dal letto, per almeno 40 minuti. questo mi aiuta a svegliare il corpo, ma anche mettere in moto l’energia creativa che mi servirà per il resto della giornata. 
  • Fare colazione sempre, e farla bene!
  • Fissarmi dai 3 ai 5 task importanti per la giornata lavorativa e darmi come obiettivo quello di portarli tutti a termine. Dai 3 ai 5, non di meno, e non di più. Se riesco a farne di più, bene, ma so che non è essenziale. 
  • Prendermi 30 minuti, ogni giorno, per approfondire un argomento utile per il mio lavoro e poi, eventualmente, condividerlo con il mio network. Io uso tanto LinkedIn per questo e stanno nascendo degli scambi e delle interazioni molto interessanti e arricchenti. 🙂 
  • Avere qualcosa che ho voglia di fare dopo avere terminato gli impegni sul lavoro (può essere altro sport, vedere amici, fare volontariato).
  • Donare qualcosa gratuitamente (preparare il pranzo a mia sorella o chiamare un amico/a che non sento da un po’).
  • A fine giornata, ripercorrerla brevemente, ponendomi alcune domande per capire se l’ho vissuta al meglio e se avrei potuto fare qualcosa diversamente. Sono convinta che, rivolgendo a se stessi le giuste domande prima di coricarsi, si riesca a riflettere e a mettere in discussione dei comportamenti che, a volte, possono sembrare scontati. Pormi le giuste domande a fine giornata, mi aiuta a dare importanza ad ogni singolo giorno e a fare pulizia di tutto ciò che è superfluo, facendo emergere quello che è (stato) veramente importante. 🙂  A questo proposito, uno strumento molto utile (e analogico) è il “Diario della Crescita” di Raffaele Gaito

 

Questo piccolo libricino aiuta a fare un resoconto della giornata in maniera guidata, attraverso 7 domande che, toccando diversi aspetti, aiutano a mettere a fuoco le informazioni principali. 

 

Ve lo consiglio davvero, perchè nella sua semplicità aiuta ad andare in profondità e a vivere ogni giorno davvero come se contenesse la vita intera. 🙂 

Continua a piantare i tuoi semi, perché non saprai mai quali cresceranno – forse lo faranno tutti.” – Albert Einstein

Con questa citazione di Albert Einstein, vi auguro che questi piccoli consigli possano aiutarvi nel vostro cammino quotidiano.

E se vi va, lasciate un commento per condividere il vostro punto di vista sulla crescita personale e sulle le abitudini che nutrono le vostre giornate. 

Non vedo l’ora di leggervi!

Un grande abbraccio,

Sara