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Nel B2B si parla spesso di funnel, lead generation, nurturing. Ma c’è uno strumento che attraversa tutte queste fasi e che, se usato bene, può fare davvero la differenza: l’email.

Non stiamo parlando della classica DEM promozionale inviata ogni tanto, ma di una strategia di comunicazione via email costruita per attivare, nutrire e convertire contatti nel tempo. Una strategia che lavora in sinergia con il brand, con la sales machine e con la struttura dei contenuti.

Questa guida nasce per aiutare chi lavora nel B2B a scrivere email che non solo arrivano a destinazione, ma che lasciano il segno. E che portano il lettore da una curiosità iniziale a una decisione consapevole.

Il problema: tante email, pochi risultati

Ogni giorno, le caselle di posta dei tuoi prospect si riempiono. Newsletter, offerte, follow-up, inviti, automazioni…

In questo scenario affollato, la vera sfida non è farsi leggere. È farsi riconoscere.

Una DEM non è solo una sequenza di parole e un bottone. È un’estensione del tuo posizionamento. Se è generica, incoerente, mal costruita, danneggia la tua reputazione. Se è allineata, rilevante e costruita con metodo, diventa una leva attiva nel funnel.

Brand e email: perché devono lavorare insieme

Il primo elemento che fa la differenza è il contesto percepito.

Chi riceve una tua mail si chiederà, più o meno consapevolmente:

  • Chi me la sta mandando?
  • È un brand che riconosco?
  • Mi fido di chi scrive?
  • Questo messaggio rispecchia l’identità che ho già visto sul sito, nei social, nelle ADV?

Se la risposta è “sì”, sei già a metà dell’opera.
Se la risposta è “boh”, il clic è molto meno probabile.

La coerenza tra DEM e posizionamento è la prima condizione per la conversione.

Struttura di un’email B2B che funziona

Ogni email dovrebbe avere un solo obiettivo. E ogni parte del messaggio dovrebbe aiutare a raggiungerlo.

Oggetto

Breve, concreto, focalizzato sul beneficio.
Evita l’effetto “marketingese” (es. “Scopri la rivoluzione!”), punta sulla chiarezza (es. “Come ridurre il tuo ciclo lead-to-sale del 30%”)

Introduzione

La prima frase è decisiva. Serve a far capire che non stai mandando spam. Usa un tono umano, metti in evidenza un problema concreto o una domanda interessante.

Corpo centrale

Descrivi il valore. Non il prodotto, ma ciò che il lettore otterrà se seguirà la tua proposta.
Sii chiaro, asciutto, diretto.
Evita gergo tecnico o descrizioni lunghe. Inserisci al massimo 2 paragrafi brevi o una lista.

CTA

Una sola. Molto chiara. Evidente anche graficamente.
Meglio un bottone che un link nascosto.
Esempi efficaci:

  • Scarica la guida completa
  • Prenota una demo
  • Richiedi il tuo check gratuito

Cosa evitare (gli errori che penalizzano)

  • Oggetti clickbait che non mantengono la promessa nel testo
  • Email che sembrano scritte da un bot o da un comunicato stampa
  • Troppe call to action confuse
  • Layout disordinati, non ottimizzati per mobile
  • Tono impersonale o incoerente con gli altri canali

Ogni email è un’opportunità per rinforzare la tua identità. Oppure per indebolirla.

Le metriche giuste per valutare

Non basta guardare quante persone hanno aperto l’email.

I KPI che contano davvero sono:

  • Open Rate → utile per testare oggetti (con attenzione: Apple privacy ha ridotto l’affidabilità)
  • CTR (Click Through Rate) → % che clicca davvero il link o bottone
  • CR (Conversion Rate) → % che completa l’azione (es. download, prenotazione, compilazione form)
  • Unsubscribe Rate → utile per monitorare la coerenza percepita nel tempo

Il tuo obiettivo non è avere più clic. È avere più persone giuste che fanno il passo successivo.

Conclusione: l’email è ancora il cuore del B2B

Quando costruita bene, una strategia email nel B2B è un asset:

  • porta valore a chi legge
  • posiziona il tuo brand nella mente del prospect
  • mantiene calda la relazione tra touchpoint
  • supporta la rete vendita

Scrivici per scaricare la guida completa con modelli, checklist e struttura consigliata o per rivedere insieme la tua sequenza attuale e trovare nuove opportunità di ottimizzazione.

Nicolo Maria Mutarelli

Dicono che sia affidabile, empatico, divertente e creativo; lui ci crede poco ma si fida molto del prossimo e dei complimenti? Non ha paura delle imprese impossibili e non si ferma mai fino a quando non arriva dove intende arrivare. Ama la sua famiglia e il suo team come se fossero la stessa cosa, sa di essere permaloso anche se lo nega in modo imbarazzante.