Skip to main content

Hai un sito ben progettato.
Hai campagne attive su LinkedIn, Google o Meta.
Hai contenuti che parlano del tuo prodotto, dei benefici, dei risultati ottenibili.
Eppure… le conversioni non arrivano. O arrivano poco qualificate.

Nel marketing B2B, questo è un pattern ricorrente. Il problema non è sempre la qualità del traffico o l’efficienza del funnel.
Spesso il problema è a monte: stai parlando a tutti. E quindi, in fondo, a nessuno.

L’alternativa?
Adottare un approccio di segmentazione strategica orientata al bisogno reale del cliente, come quello offerto dal modello Jobs To Be Done (JTBD).
In questo articolo ti mostriamo come funziona, perché è superiore ai metodi tradizionali e come puoi applicarlo subito per migliorare il tuo marketing B2B.

Buyer personas: uno strumento utile, ma non più sufficiente

Molte aziende strutturano il proprio piano marketing partendo da profili tipo:

  • “Il responsabile acquisti di un’azienda media”
  • “La direttrice marketing di una PMI innovativa”
  • “Il CEO di una scale-up tecnologica”

Questi profili descrivono chi sono i tuoi clienti: ruolo, età, settore, geografia.

Ma non ti dicono cosa stanno cercando di ottenere.
E senza questo, ogni messaggio rischia di essere solo una descrizione generica del tuo prodotto.

Il modello Jobs To Be Done: la segmentazione che parte dal bisogno

Il Jobs To Be Done (JTBD) è un framework che segmenta il pubblico non per “chi è”, ma per “quale lavoro sta cercando di compiere”.

Nel B2B:

  • Il job può essere funzionale: automatizzare un flusso di lavoro, risparmiare tempo, ridurre errori
  • Ma anche emotivo: dimostrare competenza al proprio capo, fare carriera, innovare prima dei competitor

“I clienti non vogliono il tuo software. Vogliono ottenere qualcosa con esso.”
— Clayton Christensen, Harvard Business School

Esempi pratici di segmentazione JTBD nel B2B

Supponiamo tu venda una piattaforma di reportistica automatica.

Buyer Persona (classico):

  • CMO, 35–50 anni, azienda 50–200 dipendenti, settore tech

Segmenti JTBD (più utili):

  1. Job: “Automatizzare i report per liberare tempo operativo”
    → Target: marketing ops, IT
    → Motivazione: efficienza
  2. Job: “Migliorare l’affidabilità dei dati nei report per il board”
    → Target: C-level
    → Motivazione: autorevolezza
  3. Job: “Condividere i dati con il team in modo comprensibile”
    → Target: responsabili di area
    → Motivazione: leadership collaborativa

Ogni job richiede contenuti, claim, CTA e metriche diverse.
Parlare a tutti con lo stesso messaggio significa perdere efficacia.

Come costruire una mappa di segmentazione JTBD

1. Raccogli insight reali

  • Fai interviste a clienti e prospect
  • Analizza forum, recensioni, gruppi social
  • Leggi i ticket del tuo customer care
  • Studia come parla il tuo target

2. Individua i Jobs To Be Done chiave

Usa la struttura:

  • Contesto: in quale situazione si trovano?
  • Job funzionale: cosa devono ottenere?
  • Job emotivo: cosa vogliono sentirsi dire?
  • Barriere: cosa li frena? cosa li convince?

3. Crea micro-segmenti attivabili

Per ogni job, definisci:

  • Messaggio chiave
  • KPI di successo
  • Obiezioni frequenti
  • Tipi di contenuto più efficaci

Scarica la mappa JTBD pronta all’uso per iniziare a lavorare sulla tua strategia.

Come applicare la segmentazione JTBD al tuo funnel

Ogni fase del funnel (ADV, landing, DEM, follow-up) può essere potenziata se pensata per un singolo “job”.

Fase Esecuzione generica Esecuzione con JTBD
ADV LinkedIn “La piattaforma per la reportistica automatica” “Risparmia 10h/settimana con report che si aggiornano da soli”
Landing Page Headline generica + form Headline per il job + beneficio specifico + riprova sociale
DEM Newsletter generica “Come [Ruolo] ha automatizzato i report e ottenuto +30% efficienza”
Follow-up Reminder vendita “Hai già visto come ridurre i tempi analisi con 3 automazioni?”

Risultato: aumento del tasso di conversione, riduzione del CPL, miglioramento della qualità dei lead.

Come sapere se la tua segmentazione sta funzionando

KPI da monitorare:

  • CTR ADV → aumenta se il messaggio è rilevante
  • CR landing → migliora con messaggi verticali
  • Bounce rate → cala quando chi arriva trova ciò che cercava
  • Lead-to-SQL → maggiore qualità = minore spreco commerciale
  • Funnel velocity → i lead giusti decidono più in fretta

Checklist operativa

 

  • Hai definito almeno 3 Jobs To Be Done chiave?
  • Ogni job ha un messaggio personalizzato e KPI collegati?
  • Landing page, DEM e ADV riflettono la segmentazione?
  • Stai monitorando CTR, CPL, CR e qualità lead per segmento?

Se hai detto “no” anche a una di queste domande, il tuo funnel può essere migliorato.
E migliorarlo non significa cambiare tool, ma capire meglio chi vuoi aiutare.

Conclusione

Segmentare nel B2B non significa dividere per settori o dimensioni aziendali.
Significa capire quali lavori stanno cercando di fare i tuoi clienti.
E parlare direttamente a quelli.

Il modello JTBD ti consente di progettare un marketing meno dispersivo, più efficace e realmente strategico.

Vuoi aiuto nel definire la tua segmentazione strategica?
Scrivici per scaricare la guida con all’interno il modello JTBD o ricevere un’analisi gratuita del tuo funnel.

Nicolo Maria Mutarelli

Dicono che sia affidabile, empatico, divertente e creativo; lui ci crede poco ma si fida molto del prossimo e dei complimenti? Non ha paura delle imprese impossibili e non si ferma mai fino a quando non arriva dove intende arrivare. Ama la sua famiglia e il suo team come se fossero la stessa cosa, sa di essere permaloso anche se lo nega in modo imbarazzante.