Introduzione: non è colpa degli strumenti. È (quasi sempre) della direzione
Nel marketing B2B, il problema più grande non è la mancanza di strumenti, ma la mancanza di una visione.
Ogni giorno vediamo aziende investire in adv, siti web, fiere, social…
Eppure i risultati stentano ad arrivare.
Perché?
Spesso il motivo è semplice: si commettono errori strategici di fondo.
Qui li abbiamo raccolti in forma diretta, con esempi pratici e soluzioni chiare.
Errore 1 – Pensare prima agli strumenti, poi alla strategia
“Facciamo una campagna su Google.”
“Ci serve TikTok.”
“Apriamo un blog.”
Tutti input legittimi, ma solo se sono una conseguenza di una strategia.
Nel marketing B2B, ogni scelta deve nascere da una risposta chiara a queste domande:
- A chi stiamo parlando?
- Perché ci dovrebbe ascoltare?
- Qual è l’obiettivo di questa azione?
Prima la visione, poi il canale.
Non il contrario.
Errore 2 – Parlare come un’azienda qualunque
Il 90% delle aziende B2B dice le stesse cose:
“Siamo professionali, flessibili, orientati al cliente.”
Il risultato?
Il cliente non distingue più nulla.
Nel B2B non vincono i più rumorosi. Vincono i più chiari, specifici, e rilevanti.
Se il tuo brand non comunica chi sei e perché fai la differenza, sei sostituibile.
Soluzione: trova il tuo posizionamento. Poi costruiscici sopra la comunicazione.
Errore 3 – Misurare solo i numeri “facili”
Molte aziende tracciano:
- Visitatori del sito
- Like ai post
- Impression delle campagne
Ma pochi misurano:
- Tempo medio alla conversione
- Qualità dei lead
- Tasso di riconoscimento del brand
- Coerenza nel tone of voice
Il marketing B2B vive nel medio periodo.
Serve guardare oltre i numeri immediati.
Errore 4 – Cambiare strada troppo spesso
“Abbiamo fatto branding per 2 mesi. Ora vogliamo fare performance.”
“Le ads non hanno funzionato subito. Proviamo con l’influencer.”
“Facciamo un restyling, poi vediamo.”
La fretta è nemica della strategia.
Ogni scelta va lasciata maturare, testata, ottimizzata.
Un brand non si posiziona in 3 settimane.
Una strategia non si giudica in base a 100 click.
Serve visione, metodo e pazienza.
Il B2B non è un mercatino. È costruzione.
Errore 5 – Trattare il marketing come un costo da “fare quando si può”
Troppo spesso il marketing viene attivato “quando c’è tempo”, “quando avanza budget”, “quando qualcuno lo chiede”.
Così facendo:
- I contenuti diventano estemporanei
- Le campagne non hanno struttura
- L’azienda comunica a intermittenza
Il marketing B2B non è un’opzione. È parte del modello di crescita.
Va trattato come un investimento continuativo, non un’attività accessoria.
Conclusione: meno hype, più struttura
Il marketing B2B oggi ha bisogno di chiarezza, metodo e costanza.
Gli errori che abbiamo visto non derivano da incompetenza, ma dalla fretta di fare prima di pensare.
Fermarsi un momento, validare la propria strategia, e costruire un’identità solida è il miglior modo per evitare sprechi e ottenere risultati duraturi.
E ricordalo sempre:
Un brand confuso spende di più, e converte di meno.